IL TRIONFO ROMANO DEL NOSTRO MARATONETA
“Se vuoi vincere qualcosa corri i 100 metri; se invece vuoi vivere un’esperienza unica corri una Maratona”.
È racchiuso in questa massima di Emil Zatopek (la leggendaria Locomotiva Umana) il senso di una corsa con non è come tutte le altre.
42 chilometri e 195 metri: distanza che spaventa e allo stesso tempo affascina.
Gara tra le più severe ed esigenti che ad ogni latitudine richiama schiere sempre più nutrite di Atleti ed Amatori di vario rango, la Maratona ormai è considerata non più solo come prova sportiva bensì come vero e proprio evento culturale e sociale tale da rientrare a pieno titolo nelle tradizioni del luogo di svolgimento (leggasi New York, Boston, Londra ecc.).
Tagliare quel traguardo, mettersi al collo una medaglia da “finischer” è il sogno di quasi tutti coloro hanno fatto del correre uno stile di vita.
Come Andrea Petarra, 29 anni, atleta dilettante di Torre S. Susanna (Br) e promosso ai “gradi” di Maratoneta alla XXIII MARATONA di ROMA svoltasi domenica 2 aprile.
Maratona di Roma con oltre 16 mila iscritti e poco meno di 14 mila classificati nonostante le avverse condizioni meteo che inevitabilmente hanno moltiplicato le difficoltà normalmente volute dalla distanza e dal percorso capitolino.
Petarra, al debutto sui 42 km, ha già dimostrato buona confidenza con la disciplina a conferma del percorso intrapreso verso quella che sarà la sua Maturità Atletica.
Molto soddisfacenti nel contesto il suo crono finale – 2h39’16” – e il 40° posto in classifica generale.
Cinematograficamente verrebbe da dire “Buona la prima”, ma Andrea non si fermerà qui. Recuperate le forze e riordinate le idee riprenderà a lavorare per i nuovi capitoli della sua già bella storia sportiva
