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cronaca

Mimino: io vittima anche delle istituzioni

Ora a vessarlo, da quanto si legge nella memoria difensiva preparata dall’avvocato Capogrosso, sarebbero quelle stesse figure istituzionali deputate a proteggerlo.

fonte lavocedimanduria.it

Prima mi hanno tolto la casa ed ora anche la libertà di fare ciò che voglio con la piccola pensione che prendo». A parlare è Cosimo Mandurino, il sessantunenne manduriano conosciuto come “Mimino motorino”, che si è rivolto all’avvocato Daniele Capogrosso per opporsi al provvedimento del tribunale di Taranto che su sollecitazione dei servizi sociali di Manduria gli ha assegnato un amministratore di sostegno. «Prima con la piccola pensione potevo comprare quello che mi occorreva senza chiedere l’elemosina a nessuno, ora non posso più toccare niente e mi impongono anche il posto dove dormire», prosegue Mimino che da circa un mese pernotta a sue spese in un B&B di Manduria indicatogli dall’amministratore di sostegno. «C’è gente che mi ha ospitato sinora ed è disposta ancora a farlo e non vedo perché devo pagare un albergo che non ho neanche scelto», si lamenta ancora l’indigente noto alla cronaca per essere stato vittima di un incendio doloso che gli ha distrutto l’unico cosa che possedeva: il piccolo alloggio in via Cardinal Ferrara, ora inagibile. Secondo lui a farlo sono stati i bulli che da tempo lo molestavano.

Ora a vessarlo, da quanto si legge nella memoria difensiva preparata dall’avvocato Capogrosso, sarebbero quelle stesse figure istituzionali deputate a proteggerlo.

Nella ricostruzione depositata in tribunale, il legale rileva incredibili vicende accadute a Mandurino nelle settimane successive alla triste e tragico episodio di Antonio Stano, il disabile vittima delle baby gang che lo hanno insultato e torturato sino all’estremo.Si parla di atti illegittimi perché mai notificati (quello in cui si assegnava l’amministratore di sostegno sulla scorta di un certificato di «lieve ritardo» mentale vecchio di 20 anni e di strane convocazioni di Mimino negli uffici dei servizi sociali di Manduria dove tre dipendenti dell’ufficio sarebbero state aggredite da Mandurino alla presenza di un parroco del posto interessato, pare, a prendersi cura dell’indigente. Tutte circostanze che Mimino manduriano smentisce e contesta attraverso il suo avvocato che sul presunto episodio di violenza ha presentato una denuncia querela nei confronti delle persone presenti.

Nei prossimi giorni si svolgerà l’udienza nel corso della quale il magistrato Filomena Di Tursi affronterà la questione della richiesta di revoca dell’amministrazione giudiziario. L’aspetto penale, invece, avrà un altro corso.

N.D.