la voce a Sud

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torre

I NATALI DI UNA VOLTA, NOSTALGIA? No disperazione

Ho 36 anni e da quando ne avevo 14,tra alti e bassi,faccio la commessa..ricordo il Natale del mio paese,di  tanti e tanti anni,ricordo la gente che andava e veniva “puoi farmi la confezione?che lo devo regalare..” i quintali di prosciutto e mozzarelle venduti per riempire le stratosferiche teglie di lasagne (che devono venire i miei nipoti ti sobbra!) Ricordo i “Signori’ se per favore me li dai da 20 il resto che devo regalare li vagnuni” ,ricordo la vetrina di Caforio in questo periodo con i più eleganti abiti da sera rossi,da indossare al cenone..le strade luccicanti,ricordo le bestemmie al ritorno a casa,per lo stress di tutta la frenesia della gente..ricordo le risate con le colleghe,ricordo i thermos con le bevande calde che le nostre clienti adorate ci portavano,ricordo tante cose,potrei scrivere un libro..e devo dire che tutto quest’anno non lo vedo e mi manca..per assurdo,quest’anno non è Natale,i figli e i nipoti “ti sobbra” non scendono,la vetrina di Caforio e tutte le vetrine sono piene di tute,l’anziana signora di lasagna ne fa una sola teglia,e niente più pacchetti da portare alla “commare”.. questo covid ci ha tolto tutto,ci ha già uccisi senza contagiarci..(riflessione)

Ilaria D’Elia