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Da oggi scatta la zona rossa in dieci regioni e nella provincia di Trento

Fonte: rainews

Da oggi 48 milioni di italiani di 10 regioni più la Provincia di Trento sono in ‘zona rossa’ per allentare i contagi di coronavirus. Le altre regioni, tranne la Sardegna (zona bianca), sono in area arancione. Il decreto legge pubblicato venerdì in Gazzetta Ufficiale cancella fino al 6 aprile il colore giallo dalle regioni italiane. Qualche regione ha adottato misure più restrittive anche se in arancione. La Toscana in arancione, ad esempio, ha disposto la zona rossa per 3 province (Arezzo, Pistoia e Prato) e altri dieci comuni. Il Piemonte ha vietato gli spostamenti verso le seconde case in questo weekend. In Campania un’ordinanza del presidente Vincenzo De Luca ha chiuso da giovedì scorso e fino al 21 marzo lungomari, piazze, parchi urbani, ville comunali e giardini pubblici. La Basilicata – che si trovava in bilico tra arancione e rosso – da martedì sarà del colore più chiaro, ma il presidente Vito Bardi è pronto ad adottare “misure restrittive su aree determinate”. I prefetti sono stati già allertati dal Viminale sulle attenzioni da dedicare alle aree sottoposte al lockdown. Servizi di controllo mirati sono stati pianificati – con il concorso delle polizie locali – sui posti della movida e nei giorni festivi e prefestivi. Per le vacanze pasquali scatterà un’ulteriore giro di vite per monitorare gli spostamenti. La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese ha parlato di “controlli capillari”, con un”approccio equilibrato”, pur nel “necessario rigore”. Cosa si potrà fare Da oggi al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile, prevede il decreto Draghi, nelle regioni arancioni è consentito all’interno di un comune lo spostamento verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, tra le 5 e le 22, nei limiti di due persone, oltre ai minori di 14 anni. Spostamento non consentito nelle regioni rosse. Il 3, 4 (domenica di Pasqua) e 5 aprile sull’intero territorio nazionale (a eccezione delle regioni bianche) si applicano le restrizioni previste per le zone rosse, ma è comunque permesso il singolo spostamento di due persone verso un’abitazione privata. Il Governo ha aggiornato le ‘faq’ sulle regole da rispettare nelle diverse zone, alla luce dell’ultimo decreto Draghi: c’è l’ok agli spostamenti verso le seconde case anche in zona rossa, “ma solo per chi può comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile prima del 14 gennaio 2021”. Le faq di palazzo Chigi sciolgono il nodo seconde case: è consentito raggiungerle, anche se sono in altre Regioni e anche in zona rossa, dimostrando di avere i ‘titoli’ che potranno essere esibiti in copia o in autocertificazione. La seconda casa, inoltre, non dovrà essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare del proprietario e vi si può recare un solo nucleo familiare. Le visite di Pasqua blindate Nei giorni 3, 4 e 5 aprile (comprese quindi Pasqua e Pasquetta), sull’intero territorio nazionale, a eccezione delle Regioni i cui territori si collocano in zona bianca, si applicano le misure stabilite per la zona rossa. “Nei medesimi giorni è consentito, in ambito regionale, lo spostamento” verso una sola abitazione una volta al giorno a due persone con minori di 14 anni. Le regole nelle zone rosse Spostamenti vietati salvo se motivati da comprovate esigenze lavorative o situazione di necessità. E’ sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Non sono consentiti gli spostamenti verso le abitazioni private diverse dalla propria. Shopping. Negozi chiusi solo in zona rossa dove sono garantiti esclusivamente gli esercizi commerciali di prodotti essenziali:farmacie, alimentari, ferramenta. Negli esercizi sono valide le solite misure di sicurezza: distanziamento, mascherina, ingressi contingentati. Piscine e palestre chiuse. Ancora lontana la possibilità  di andare in palestra o in piscina. Vietati gli sport di contatto e di squadra. Consentita invece l’attività motoria individuale all’aperto come la camminata, la bici e la corsa. Agli agonisti è permesso di allenarsi all’aperto e nel rispetto del distanziamento. No agli sport di contatto. Vietate le gare. Barbieri, parrucchieri e centri estetici chiusi. Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona come i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere e gli estetisti Ristoranti e bar. I ristoranti sono chiusi, è consentito soltanto il servizio a domicilio senza limiti di orario e asporto fino alle 22. I bar sono aperti solo per l’asporto fino alle 18. Scuole. Sospese le attività in presenza nei nidi e nelle scuole di ogni ordine e grado. La didattica si svolge in modalità a distanza. Musei, cinema e teatri. La cultura continua ad essere chiusa, con anche i musei che rimarranno serrati almeno fino a dopo Pasqua. Chiese aperte. Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni. Le regole nelle zone arancioni Spostamenti.  Consentito spostarsi all’interno del proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, nel rispetto delle specifiche restrizioni introdotte per gli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate. Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. E’ sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. E’ consentito il rientro nelle cosiddette seconde case ubicate dentro e fuori regione. Gli spostamenti per far visita ad amici o parenti autosufficienti e, in generale, tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria non dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute sono invece vietati fino al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile 2021. Nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021 sarà consentito una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa Regione, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Si potranno portare i figli minori di 14 anni (o minori su cui si esercita la potestà genitoriale)  Shopping. Tutti i negozi sono aperti. Nei week end continuano ad essere chiusi i centri commerciali. Barbieri, parrucchieri e centri estetici aperti. Apertura garantita anche in gran parte di quelle che vengono definite zone arancioni rafforzate. Ristoranti e bar. Sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (comprese pasticcerie, gelaterie, etc.) e nelle loro adiacenze. Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande: dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni; dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. E’ consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati. Scuole. Si può frequentare ma i presidenti delle regioni possono in casi particolari chiudere immediatamente tutto e lasciare solo la Dad. Sport.  È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base. In caso di corsa o bicicletta si può entrare in un altro Comune, purché tale spostamento sia funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza. Musei, cinema e teatri. La cultura continua a essere chiusa, con anche i musei che rimarranno serrati almeno fino a dopo Pasqua. Chiese aperte. Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni. Le regole in zona bianca Obbligo della mascherina. A meno di specifiche ordinanze delle singole regioni, al momento nelle zone bianche è previsto soltanto l’obbligo di indossare la mascherina, quando si è all’aperto, sia quando si è al chiuso in luoghi diversi dalla propria abitazione, fatta eccezione per i casi in cui è garantito l’isolamento continuativo da ogni persona non convivente. In attesa della serrata in tanti si sono riversati fuori Si è chiuso, intanto, l’ultimo weekend di libertà prima del lockdown. Le cartoline dalle città mostrano strade piene di gente, file nei supermercati, parchi affollati, così come ristoranti e bar per l’aperitivo. Non sono mancate feste abusive e persino un rave party. Superlavoro per le forze dell’ordine.

Ed oggi è passato esattamente un anno dall’ingresso dell’Italia in ‘zona rossa’, l’11 marzo 2020: il bilancio del Viminale è di quasi 47 milioni di controlli di polizia; in particolare, sono state fermate 37,2 milioni di persone: 600mila i sanzionati, con una quota di ‘disobbedienza’ che si ferma all’1,6%. Centomila persone controllate, 2.400 sanzionati La direttiva del Viminale ai prefetti di innalzare la sorveglianza in questo fine settimana prima del ‘cambio di colore’ sembra trovare conferma nei dati di sabato, quando sono state controllate dalle forze dell’ordine quasi centomila persone con 2.400 sanzionati, in aumento rispetto ai 1.809 del sabato precedente. Su anche gli esercizi  commerciali chiusi: 54 contro 28. A Roma, come già avvenuto ieri, centro storico preso d’assalto con chiusure disposte dai vigili a via del Corso e piazza del Popolo per far defluire le persone. Ieri sera assembramenti nelle zone della movida e gli agenti hanno dovuto isolare diverse piazze, a causa dell’elevato numero di persone, in vari quartieri:  da San Lorenzo a Trastevere, da  Monti a piazza Bologna. I controlli delle forze dell’ordine dal 15 marzo Oggi nella Capitale scatteranno posti di controllo per le strade e ai caselli autostradali. Sotto la lente anche stazioni ferroviarie, aeroporti e i porti. 

Le forze dell’ordine faranno controlli a campione in strada di pedoni e veicoli per verificare il rispetto delle norme sugli spostamenti. Attenzione rivolta anche al litorale romano, aree verdi e laghi. 

  A Milano sanzioni a raffica contro il fenomeno delle feste nelle case affittate su piattaforme digitali, come Booking e Airbnb: diverse decine i giovani multati. Domenica tanti milanesi hanno scelto il picnic nei parchi, dal Lambro al Sempione, in una sorta di anticipo della Pasquetta.

A Torino 60 giovani sanzionati in un pub aperto ben oltre l’orario del coprifuoco.

A Genova, in 250 si sono dati appuntamento sulle alture del monte Moro per ballare tutta la notte, ma il rave è stato interrotto dall’intervento della polizia che ha denunciato 4 persone e identificato 100.

Sempre in Liguria, a Cairo Montenotte, i carabinieri hanno fermato la festa di compleanno di un bambino di 7 anni: erano presenti  22 minori e 7 adulti.

A Pozzuoli, il comandante della polizia municipale, Silvia Mignone, nel corso di controlli anticovid è stata aggredita e leggermente ferita da un uomo poi sottoposto agli arresti domiciliari con l’accusa di oltraggio e aggressione.

A Napoli poca gente per strada dopo l’ordinanza regionale che ha chiuso lungomare, parchi e ville comunali; piccole code solo davanti ad alcune pasticcerie.