la voce a Sud

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PER JOS

“La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto” (Sant’Agostino).

Un anno fa mi fu chiesto di scrivere o dire qualcosa in tuo ricordo.
Non me la sentì, per me era troppo presto.
Ci provo ora.
Per me non sei mai andato via.
Non riesco a parlare di morte quando penso a te.
E’ vivo ancora in me, come in tutti quelli (TANTI) che ti hanno voluto bene, non solo il tuo ricordo, ma sopratutto il tuo amore per la vita.
Penso di poter parlare a nome di molti.
Percepisco la tua presenza ogni giorno e molte volte ho la tentazione di chiamarti per condividere con te impressioni, prendere decisioni o semplicemente scherzare.
Nel tuo salone, nelle stanze del Comune in ogni luogo da te frequentato si sente ancora forte la tua presenza perché in ogni posto in cui entravi riuscivi a portare allegria e spensieratezza anche quando avresti avuto il diritto di essere arrabbiato con la vita.
Scherzavamo tanto, anche in maniera esagerata, sulla morte ed a tanti questi discorsi apparivano a volte irriverenti.
Ho sempre pensato che fosse un modo, il tuo, per esorcizzare la paura e continuare ad aggrapparti alla vita.
Una lezione su tutte ce l’hai data.
Tu che dall’alto della tua “anzianità”, come scherzosamente mi piaceva dirti, dispensavi consigli facendo tante volte da piacere: la dignità.
Forte, allegro e coraggioso così penso a te nei tanti momenti della giornata.
Tutti noi abbiamo dei momenti passati assieme a te che custodiamo gelosamente nelle nostre menti e nei nostri cuori.
Non sei andato via, sei sempre presente.
Sei con me anche e sopratutto in ogni mia decisione presa o da prendere in Comune, perché vivo deve rimanere il tuo impegno per il Paese a cui hai dedicato il tuo tempo sino a qualche giorno prima che ci lasciassi.
Di li a poco saresti andato via ma hai voluto comunque fare in modo che i tuoi progetti venissero portati a termine facendoci promettere che non li avremmo abbandonati e così è stato.
E’ inutile dirlo che mi manchi, che ci manchi non potrebbe essere altrimenti.
Come si fa non sentire la tua mancanza, un uragano di allegria che anche nei momenti difficili sapeva strapparci un sorriso.
Sai non è poca cosa, significa che hai lasciato una traccia indelebile nella vita di molte persone e l’amore con il quale vieni ricordato né è la prova.
Non ci resta quindi che vivere, vivere anche per te e sopratutto vivere come lo avresti fatto tu.
Una persona come te non potrà mai morire perché vivrà sempre nei cuori, nelle menti e nei gesti di quanti (TANTI) ti hanno voluto bene e così almeno riusciremo a renderti immortale.
Avrai così vinto tu sulla morte.
Con tanto affetto.
Serena

PS: Ho scelto questa foto perché so che indossare quella fascia per te significava tanto, non il raggiungimento di uno status ma l’onore di rappresentare il tuo Paese.