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cronaca

Falsi attestati, gli Oss truffati denunciano tutto alla Guardia di Finanza

Fonte: lavocedimanduria.it

Hanno frequentato il corso per Operatori socio sanitari e sono stati subito assunti da società convenzionate con la Asl. Nel settore della sanità, sia pubblica sia privata, sono le figure più richieste. Alcuni di loro hanno anche partecipato al concorsone regionale indetto dalla Asl di Foggia e lo hanno superato ottenendo l’idoneità. Poi la doccia fredda: il titolo non è riconosciuto dalla Regione Puglia né da altre regioni italiane. Carta straccia, insomma, costata 2800 euro e mille ore di sacrifici tra lezioni e tirocini pratici. Risultato: il licenziamento in tronco da parte delle società cooperative e residenze sanitarie assistenziali per le quali lavoravano da più di tre anni. 
È il dramma che stanno vivendo una trentina di donne e uomini residenti nei comuni del versante orientale della provincia di Taranto che dall’oggi al domani hanno scoperto che il loro sogno era svanito così come è svanito il posto di lavoro. Sotto accusa, perché da loro denunciata, l’ente privato che li ha formati, l’Istituto «Giacomo Leopardi» con sede amministrativa a Fragagnano, comune di residenza del titolare, e centri di formazione a Sava, Manduria e Lecce. 

Abbandonato ogni tentativo di rivendicare il proprio titolo dimostrando la buona fede, gli operatori gabbati sperano ora nella giustizia e per questo si sono già rivolti agli avvocati. Molti di loro sono assistiti dai legali Dario Iaia e Francesco Fischetti che li hanno aiutati nel preparare un esposto presentato alla compagnia della Guardia di Finanza di Manduria. 
Nella denuncia è contenuto il percorso della presunta truffa alla quale avrebbe preso parte una società abruzzese, l’ente di formazione «Informates School» di Teramo. È stato lì che gli aspiranti operatosi socio sanitari formati nelle diverse sedi dell’Istituto Giacomo Leopardi, hanno superato le prove finali e quindi ricevuto l’agognato attestato. Ma a scoprire le carte è stato l’ufficio Politiche formative della Regione Abruzzo che ha risposto al quesito posto da uno degli Oss licenziati. «Con riferimento alla richiesta, si comunica che l’attestato di qualifica allegato, non è stato mai rilasciato dalla Regione Abruzzo». Nello stesso documento, la dirigente del Dipartimento Lavoro Sociale che lo firma, l’avvocatessa Nicoletta Bucco, chiarisce che l’ente formatore teramano «non risulta inserito nell’Albo regionale degli organismi di formazione accreditati dalla Regione Abruzzo allo svolgimento di attività formative e, di conseguenza, non può essere stato autorizzato allo svolgimento di corsi di Oss».

A smascherare l’inganno qui in Puglia è stato l’ufficio concorsi della Asl di Foggia che nel verificare i titoli presentati dai candidati risultati idonei, hanno scoperto che l’ente formatore che aveva rilasciato gli attestati di un centinaio di partecipanti, non era accreditato da nessuna regione italiana. Così agli sfortunati concorrenti che attendevano con ansia il telegramma per l’assunzione di ruolo in una delle Asl pugliesi che attingono da quella graduatoria, è stata invece comunicata la cancellazione dell’idoneità per mancanza di titoli. L’azienda sanitaria foggiana ha poi trasmesso l’esito della ricerca alle altre Asl e agli enti pubblici della regione che a loro volta hanno fatto i controlli. Si è scoperto quindi che almeno due grosse cooperative che gestiscono in convenzione l’assistenza domiciliare nei comuni e nelle Rsa nella provincia di Taranto, avevano nel proprio organico una trentina di Oss con attestato rilasciato dall’ente formatore di Teramo. In tutto il Salento, gli Oss in possesso di falso attestato con il timbro della «Informates School» di Teramo sono circa trecento e diverse procure stanno già indagando. 
Nazareno Dinoi