la voce a Sud

blog d'informazione online – attualità, cronaca, notizie, cultura, storia, gastronomia, spettacoli, informazioni, aggiornamenti ed eventi dal territorio

notizie

BUON NATALE….. nonostante “il maledetto”!

Ancora un anno è andato e Natale puntualmente ritorna come sempre a riportarci quell’atmosfera di festa e tradizioni che in nessun’altra occasione si riesce a percepire. Certamente il momento è ancora difficile, soggiogati come siamo dal “maledetto” che non allenta la sua presa e sembra che ancora non si riesca a intravederne la fine e, addirittura, un errore o un poco accorto comportamento può farci tornare ancora più indietro. Quindi questa precaria situazione potrà ancora mortificare, anche con sofferenza e pianto, tante famiglie, ma nel contempo speriamo possa continuare il pensare in maniera solidale, unitamente ai gesti concreti di aiuto domestico e comunitario. E nonostante tutto, mi va di pensare che ogni uomo o donna, al di la della propria professione di fede, continui ad essere toccato dal fascino che sprigiona questo intenso momento natalizio. Da sempre il Natale è la festa per eccellenza, ricca di dolcezza e poesia e ti riporta, anche senza volerlo, a quando si è stati bambini. Sicuramente nella memoria di ognuno ritornano i tanti Natali già passati, con la nostalgia e la voglia di ricordare quel tempo che scorreva dolce e lento, segnato dal crepitio del fuoco di un camino. Tempo in cui ci si affidava alle preghiere umili e spontanee verso il Salvatore che veniva per lenire le sofferenze del corpo e dell’anima; tempo di paziente rassegnazione in questo nostro Sud che stentava ad aprirsi verso una modernità ed un benessere per tutti assicurato; tempo di questa nostra amata Terra che vedeva partire verso mete più sicure i suoi figli più giovani alla ricerca di una vita più dignitosa; tempo di amicizie sincere e di teneri amori, che nascondevano la passione che ne scaturiva per pudore ed educazione, ma che tenacemente tenevano in vita il sentimento fino a quando si creavano le condizioni per formare una nuova famiglia. Ormai ci siamo per vivere questo Natale e camminando per le strade del Paese non si può fare a meno di percepirne quella certa frenesia che prende nel muoverci verso chissà cosa, quando invece dovremmo immergerci nella serenità tipica del momento. Sarebbe bello se vivessimo questi giorni con quella calma che ci priva l’abitudine, condividere con una amico una lenta ma salutare passeggiata, parlandosi con sincero ascolto reciproco. Sarebbe bello se riuscissimo veramente a fare quei buoni propositi tante volte per la troppa fretta rimandati e, questa volta, di pensare a fare di ogni regalo un augurio di vera felicità. Si potrebbe ripensare a tante irrisolte situazioni e relazioni familiari; si potrebbe di più avvicinarsi a chi sta soffrendo; a chi non può stappare nemmeno una bottiglia augurale per brindare al Natale; a chi è in cerca del lavoro che gli può ridare la dignità di Persona; a chi arranca per arrivare a fine mese; essere più vicini a chi in questo nostro Paese, un destino tanto assurdo quanto crudele, ha privato di recente le loro famiglie dagli affetti di Padri o Madri e di adorati giovani figli. Ci piange il cuore a ripensarli e a tutti Loro arrivi un grande abbraccio ideale fatto col cuore sperando che, pur abitando in quella dimora eterna, non vengano mai dimenticati dall’affetto di tutta quanta la nostra piccola Comunità. Alla sera della vigilia molti, com’è consuetudine, si ritroveranno insieme attorno ad un tavolo imbandito dalle diverse e buone pietanze e sarebbe bello se anche queste ci riportassero alle nostre tradizioni. Così, anche nel frastuono delle voci e della grida festosi dei bambini, non dimenticare su cosa veramente ci tiene uniti, senza ignorare quel profondo significato morale e religioso che ci accompagna da oltre duemila anni. Alla mattina poi (sarà un sogno?) alzarsi presto per respirare tutta l’aria del Natale con le dolcezze preparate dalla mamma e a pranzo sotto il piatto del Papà vedere per caso quella letterina piena di promesse e buone intenzione ed un bambino/a di molti e molti anni fa che con un bacio a “pizzichilli” ed un grande abbraccio a tutti esclama con forte entusiasmo: buon Natale….

Nicola Muscogiuri