la voce a Sud

blog d'informazione online – attualità, cronaca, notizie, cultura, storia, gastronomia, spettacoli, informazioni, aggiornamenti ed eventi dal territorio

notizie

ALLARME COLDIRETTI: “IN PUGLIA IL 30% DELLE AZIENDE AGRICOLE HA CHIUSO”. SITUAZIONE PREOCCUPANTE

La  Coldiretti  lancia un allarme importante circa la crisi profonda che sta attraversando il comparto agroalimentare. Sono, infatti, circa 100 mila le aziende agricole in tutta italia che rischiano la chiusura perché non riescono più a sostenere i costi di produzione. L’aumento alle stelle di prezzi di beni di priva necessità come il latte, la carne, la frutta e la verdura, hanno peggiorato di molto lo scarseggiare di approvvigionamenti che la guerra in Ucraina sta generando.

La situazione in Puglia è ancora più preoccupante, se si considera che negli ultimi dieci anni, il 30% delle aziende agricole ha cessato l’attività, per la sproporzione dei costi produttivi, a causa delle calamità naturali e del clima imprevedibile, e di molta concorrenza sleale condotta senza scrupoli.

Dal 2010 al 2020 le aziende agricole sono passate da 271.754 a 191.430 in Puglia, che resta la regione più agricola d’Italia con 1,3 milioni di ettari coltivati e ha resistito alla crisi nel 2022 con un saldo positivo tra aperture e chiusure di 546 imprese agricole (+0,7%), nonostante l’aumento sensibile dei prezzi dei prodotti acquistati (+23,6%) con balzi che riguardano i fertilizzanti (+63,4%), i prodotti energetici (+49,7%) e gli alimenti per animali (+25,1%) secondo l’Istat. L’incremento dei costi si è ampliato e consolidato nel corso del 2022 in buona parte per le conseguenze del conflitto in atto in Ucraina che ha prodotto una forte instabilità dei mercati internazionali delle materie prime agricole e dei prodotti energetici.

Il risultato è un mix micidiale causato dall’ aumento dei costi e dal cambiamento climatico che ha decimato i raccolti delle imprese agricole costrette ad assorbire gran parte dell’aumento dei costi, come dimostra il fatto che l’inflazione media per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche è salita del 9,1% nel 2022. La pandemia prima e la guerra poi, hanno dimostrato che la globalizzazione spinta, ha fallito e servono rimedi immediati e un rilancio degli strumenti europei e nazionali che assicurino la sovranità alimentare, riducano la dipendenza dall’estero e garantiscono un giusto prezzo degli alimenti per produttori e consumatori, vi è l’esigenza di raddoppiare da 5 a 10 miliardi le risorse destinate all’agroalimentare nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, spostando fondi da altri comparti per evitare di perdere i finanziamenti dell’Europa. Nell’ambito del Pnrr Coldiretti ha presentato, tra l’altro, progetti di filiera per investimenti dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura con più di 50 proposte e migliaia di agricoltori, allevatori, imprese di trasformazione, università e centri di ricerca coinvolti. Un impegno che ha l’obiettivo di combattere la speculazione sui prezzi con una più equa distribuzione del valore lungo la filiera, per tutelare i consumatori ed il reddito degli agricoltori dalle pratiche sleali”, rende noto Coldiretti Puglia.