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Sequestri di prodotti ittici pericolosi per la salute

Nel periodo delle festività pasquali è particolarmente elevata la vendita di prodotti ittici e di conseguenza anche l’attività di coloro che non hanno alcuna licenza o comunque non sono in regola con questa attività, tanto che il consiglio è sempre quello di acquistare da rivenditori che dimostrino la provenienza dei prodotti acquistati e di accertarsi sempre delle condizioni effettive.

Infatti, a Taranto, zona di provenienza di gran parte dei prodotti ittici consumati anche nel brindisino e non solo, sono state sequestrati 500 chili di cozze nere in cattivo stato di conservazione e pronti per essere venduti.

A procedere a sequestri, appostamenti e nuovi sequestri la Polizia di Stato e gli ispettori dell’Asl locale, attivatisi in seguito all’osservazione di copiosa acqua uscire da un furgone nei pressi del mare. Sono state eseguire varie indagini fino ad individuare in due occasioni due diverse partite di cozze, del peso totale, di 500 kg appunto.

Inoltre, sempre a Taranto, la Polizia di Stato ha fatto partire delle indagini in seguito alla denuncia presentata da una persona che dopo aver acquistato dei prodotti ittici presso un rivenditore in strada, ha avvertito un malore che ne ha richiesto il ricovero, in seguito i medici hanno accertato una malattia provocata dal consumo di prodotti ittici avariati. Le indagini si sono concluse con il sequestro di 5 kg di gamberetti, 4kg di merluzzi, 4 kg di mazzancolle, 3 kg di gamberoni, 8 kg di spigole/orate, 4 kg di triglie, 5 kg di cozze nere e n.16 vaschette di cozze nere, tenuti a temperatura ambiente e privi di ghiaccio per la conservazione e nessun documento attestante la tracciabilità. In tutti i casi, i responsabili sono stati denunciati per commercio di alimenti nocivi.

Foto repertorio

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