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Trova 23 milioni di lire ma la Banca di Italia nega la conversione

Sta facendo il giro dei giornali italiani la notizia del ritrovamento di 23 milioni di vecchie lire dietro ad un quadro antico, a Brindisi.

La scoperta è stata fatta dal figlio del proprietario del quadro, qualche tempo dopo la morte di questo.

Nell’intercapedine posta tra il retro della tela e il pannello in legno, sono state trovate banconote di diverso taglio, che sommate raggiungono la ragguardevole somma di 23 milioni appunto, poco più degli attuali 11mila e 500 euro.

La persona ha chiesto alla Banca d’Italia, avente sede a Lecce, poiché quella di Brindisi è stata chiusa, il cambio in euro, ma non è stato possibile in quanto la conversione dalle lire agli euro non è più consentito in quanto sono trascorsi 10 anni da quando la lira ha concluso il suo corso legale in Italia, il 28 febbraio 2002.

Poiché il diritto di credito si prescrive in 10 anni decorrenti da quando il creditore può effettivamente far valere il credito, la persona che ha ritrovato i milioni di lire dovrà dimostrare, cosa per niente facile, con data certa il ritrovamento dei soldi, probabilmente in sede giudiziaria.

Negli altri paesi europei, è invece ancora possibile convertire in euro la vecchia moneta nazionale.

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