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A OSTUNI PER ASCOLTARE IL GENERALE LUCIANO GAROFANO

OSTUNI- Non mi era capitato sino ad ora di partecipare ad un incontro ove fosse relatore il Generale, Ex Comandante dei Ris di Parma, Luciano Garofano.

Ieri sera sono stata ad Ostuni, nell’atrio del Chiosto di Palazzo San Francesco, e sono stata attenta ascoltatrice di quanto Garofano ha detto sulla sparizione, morte e vicende collegate, dei due piccoli, Ciccio e Tore, che alcuni anni fa scomparvero per poi essere ritrovati in una cistena sottostante un vecchio palazzo abbandonato in quel di Gravina e da tutti chiamato ”la Casa delle cento stanze”.

Era un incontro per la presentazione di un suo libro avente titolo: ”Ciccio e Tore. Il mistero di Gravina” scritto insieme a Mauro Valentini.

Lo scopo del libro è tenere vivo il ricordo di una tragedia coperta da omertà ed errori investigativi che hanno realizzato un velo nero che deve essere lacerato per portare alla luce la verità di quei fatti, raggiungendo anche, la possibile riapertura di un’indagine, con l’utilizzo di mezzi tecnici e sistemi di indagine che all’epoca dei fatti erano quasi del tutto sconosciuti.

Nel frattempo, dalla sparizione dei due fratelli al ritrovamento, trascorse oltre un anno e mezzo con l’arresto per duplice omicidio del padre dei bambini.

Il ritrovamento, che portò poi alla scarcerazione del papà dei due ragazzini, fu un caso fortuito. A causa di un altro incidente occorso ad un altro ragazzino, questi da una posizione privilegiata, perchè più vicino al fondo della cisterna, ebbe ad accorgersi che vi erano due corpicini.

Intervennero le autorità e scoprirono che i due corpi erano Ciccio e Tore.

Caddero le false testimonianze, si stabilì una verità che era quella che il papà dei due ragazzi era innocente, ma non si è mai capito e saputo come accaddero i fatti che portarono alla morte dei due bambini.

Quello che mi ha sicuramente preso, anche nell’animo, è il modo semplice del Generale di illustrare cose difficili, dimostrando che esso oltre ad essere scienziato insuperabile nelle materie di cui è tecninco di capacità non comuni, è uomo capace di rendere ”il difficile scientifico” di facile comprensione a tutti, anche a chi, di diritto, scienze delle investigazioni, biologia e sistemi di ricerca, ben poco sa.

Credo che tenterò in ogni modo di far ritornare il Generale Garofano a Torre, ove già è stato in alcune occasioni di studio.

Sono convinta che, si ha la necessità che portatori di scienza come lui, debbano avvicinarsi a tutti, come è capace di fare, e stabilire un diretto ”contatto” tra il suo sapere, la giustizia, e la gente comune.

Un consiglio a chi mi leggerà. Cercate quel libro, trovatelo e leggetelo. Oltre alla morte di due bambini, oltre al dramma umano del padre che viene incolpato di duplice omicidio, leggerete come un tecnico sia capace di far sorgere sentimenti di umana solidarietà e vicinanza per chi viene ”toccato” da fatti tanto gravi e da errori giudiziari.

Copertina del Libro

Clarissa Randino

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