Accusato di aver ucciso la madre: in silenzio anche davanti al gip
CAROVIGNO- Accusato di aver ucciso la madre, la 71enne Cosima D’Amato, il cui cadavere carbonizzato è stato rinvenuto nella notte tra il 19 e il 20 Settembre, anche davanti al Gip si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Alberto Villani il 47 di San Michele Salentino è recluso dalla sera del mercoledì presso il carcere di Brindisi, con l’accusa di omicidio volontario e di incendio doloso.
Nella mattinata di oggi, Venerdì 22 Settembre, si è presentato davanti al Giudice Vittorio Testi, accompagnato dal suo Avvocato di fiducia Barolo Gagliani, per l’interrogatorio di convalida del provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso a suo carico dal pm Alfredo Manca.
Il 47enne è rimasto in silenzio e il suo difensore ha discusso opponendosi alla istanza del Pm. Il Gip dovrebbe sciogliere la riserva con apposita ordinanza nell’arco di questa giornata.
AUTOPSIA
Lo stesso Giudice ha fissato per lunedì 25 Settembre l’autopsia sul corpo della vittima. Un esame che consentirà di capire le cause della morte, e accertare se il decesso sia avvenuto prima o a seguito dell’incendio.
I FATTI
E’ stato lo stesso Villani, intorno alle ore 23.45 del 19 settembre, a chiedere a un vicino di segnalare ai Vigili del Fuoco l’incendio che si stava sviluppando all’interno della villetta.
Al momento dell’arrivo dei Vigili del Fuoco, il Villani, si legge sul decreto di fermo era: ” In forte stato di ebbrezza, con una bottiglia di vino bianco in mano che stava consumando, con le mani sporche di fuliggine”. Ha poi riferito ai Vigili del fuoco che in casa non si trovava nessuno.
Immagine da Brindisireport
