la voce a Sud

blog d'informazione online – attualità, cronaca, notizie, cultura, storia, gastronomia, spettacoli, informazioni, aggiornamenti ed eventi dal territorio

cose di giustizia

LA MOLESTIA SOCIAL NON E’ REATO: LA SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE ANNULLA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO DI CANTANISSETTA

Molestie telefoniche e messaggi molesti via social non sono la stessa cosa. Lo afferma la Cassazione sottolineando come oggi sulle App di messaggistica sia possibile gestire le notifiche e quindi, decidere da di chi si vuole continuare o meno a ricevere messaggi.

Sostanzialmente con Sentenza depositata alcuni giorni fa, la I Sezione Penale della Corte di Cassazione, ha stabilito che il sistema di messaggistica telematica, in conseguenza anche dei progressi nelle telecomunicazioni, permette a qualsiasi destinatario di sottrarsi sempre all’interazione immediata con il soggetto che invia messaggi molesti.

Secondo gli ”ermellini” non vi è differenza tra messaggistica telematica e quella delle comunicazioni tradizionali, con il mezzo del telefono.

In particolare con la Sentenza emessa, il Giudice della Suprema Corte di Legittimità hanno annullato una Sentenza della Corte di Appello di Cantanissetta, che aveva condannato una donna che aveva cercato e ottenuto un contatto con figli naturali, adottati da terzi, e poi ripetutamente contattato gli stessi con messaggi e telefonate.

Sarà interessante leggere l’intera motivazione per capire quanto questa decisione possa influire sulla giurisprudenza di merito relativa alle molestie via social.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.