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LA STAGIONE PER UN TEATRO UMANO DEL PROGETTO TEATRI DEL NORD SALENTO PROSEGUE CON LO SPETTACOLO P COME PENELOPE DI E CON PAOLA FRESA

Sabato 16 marzo (ore 20:45 – ingresso 10/8 euro) al Teatro Comunale di Novoli prosegue Per un teatro umano, stagione di teatro e danza del progetto Teatri del nord Salento. In scena P come Penelope – Primo studio per una riscrittura contemporanea del mito, una produzione di Accademia Perduta Teatri Fondazione TRG di Torino in collaborazione con Officina Corvetto Festival,TRAC – Teatri di Residenza Artistica ContemporaneaKanterStrasse e Dialoghi – Residenze delle arti performative (CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia). Nel suo monologo l’attrice, drammaturga e regista salentina Paola Fresa (autrice in collaborazione con Christian Di Domenico e con la supervisione registica di Emiliano Bronzino) parte da una domanda: chi è Penelope oggi? Una donna che aspetta per anni un uomo che non sa dire se sia vivo o morto, di cui riceve nel tempo informazioni frammentarie, più vicine al “si dice” che alla realtà dei fatti. Una madre che cresce da sola un figlio che, a sua volta, non ha mai conosciuto il padre e che, nutrito dal suo ricordo, si appresta a diventare un uomo. In uno spazio chiuso, asettico, come un laboratorio di analisi, il testo mette sotto il microscopio l’iconica storia di Penelope cerca di restituire alla figura universale del mito il suo sguardo negato, quello della donna che l’ha subito-vissuto, riconoscendo così una funzione attiva nella narrazione della sua vita. P ripercorre la sua esistenza segnata dal rapporto con il padre, trascorsa aspettando un uomo che non è mai tornato, interrotta per un figlio che, una volta cresciuto, ha scelto di non aspettare e di partire. In una sorta di confronto tra le triadi dei ruoli maschili e femminili: padre, marito, figlio e madre, moglie, figlia.

Dopo la laurea con lode in Letteratura teatrale e un master in drammaturgia (Outis-Franco Parenti), Paola Fresa frequenta “la bottega dell’attore-autore” diretta da Gigi Gherzi, studia drammaturgia con Davide Enia e Michele Santeramo e Storytelling alla Scuola Holden di Torino con Alessandro Mari e Silvia Schiavo. Inizia la sua formazione come attrice ai Cantieri Teatrali Koreja per poi frequentare stage di perfezionamento con, tra gli altri, Danio Manfredini, Emma Dante, Valerio Binasco e Francesca Della Monica. Da sempre interprete dedita alla drammaturgia contemporanea, negli ultimi anni parallelamente all’attività teatrale, tiene corsi di scrittura creativa, recitazione e lettura ad alta voce per adolescenti ed adulti, in collaborazione con istituti scolastici ed enti del terzo settore a Milano. È inoltre membro del collettivo “Officina Corvetto Festival”, progetto di educazione a un uso consapevole del linguaggio fra gli adolescenti attraverso la scrittura e la lettura, finanziato dal bando “La Scuola dei Quartieri” del Comune di Milano.

La stagione Per un teatro umano è organizzata nell’ambito del progetto Teatri del Nord Salento, promosso da Factory Compagnia Transadriatica con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese, dei Comuni di Trepuzzi, Campi Salentina, Guagnano, Leverano, Novoli e in collaborazione con Blablabla.

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