La guerra tra poveri
Ad un tratto abbiamo notato che un gruppo di volenterosi ragazzi stava smontando il banco posizionato per la vendita di prodotti cosmetici. Incuriosito ho chiesto loro il motivo convinto che erano scoraggiati dalla poca affluenza di gente, ma la risposta è stata tutt’altra. Erano stati minacciati dalla concorrenza poiché pare che vi era già un altro banco per la vendita dello stesso articolo. La cosa mi ha scandalizzato molto, vedere questi giovani con tanto entusiasmo nel montare il banco e rivederli dopo con l’entusiasmo perso e il volto triste, mi ha fatto veramente tanta tenerezza e tristezza allo stesso modo.
Non ho abbandonato la manifestazione perché vincolato dal dovere istituzionale da volontario. In una manifestazione dove l’arte e la legalità la faceva da padrona, secondo un mio modesto parere queste cose non dovevano accadere. Si scende sempre e comunque a compromessi e si trova la soluzione giusta per evitare la guerra tra poveri.