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cultura e spettacolo

UN GREST A BASE DEI 5 SENSI: “HOBBIT: IN TE C’È DI PIÙ”

 

Lo scorso 4 Luglio si è concluso il Grest organizzato dall’Oratorio della Parrocchia Cristo Re con lo Spettacolo finale che ha visto coinvolti tutti gli Animatori e i ragazzi iscritti a questo Campo Estivo, i quali hanno avuto la forza di restare ancora uniti, nonostante le varie difficoltà incontrate lungo il corso degli anni.

Un Grest davvero speciale che si è soffermato a considerare quanto “in ogni ragazzo e in ciascuno di noi ci sei di più di quanto si possa credere”. Un Grest davvero attuale, in quanto spesso i ragazzi – trascinati dai modi di pensare e dall’agire quotidiano – sono portati a credere che nel mondo non ci sia posto per loro, che nel mondo non ci sia più bisogno di persone in grado di essere “grandi e speciali”.

Il fine più grande che noi Animatori abbiamo voluto trasmettere, in primis a noi stessi e poi anche ai ragazzi, è che la vita è un’occasione sempre propizia per superare i nostri limiti e per rimetterci in gioco, dinanzi alle difficoltà e ai piccoli frammenti di miseria di ogni essere umano. Per questo, i 5 sensi sono stati l’oggetto di discussione: vista, udito, tatto, olfatto e gusto. Grazie ai nostri sensi, noi siamo in grado di essere uomini e donne presenti nel mondo, ma con lo sguardo rivolto verso il cielo.

Infatti, la Preghiera è stato il momento favorevole per ogni giornata: ascoltare la Parola di Gesù, commentarla e riuscire a penetrarla fino a comprendere – seppur nei limiti – la scelta di un Dio che si è fatto vicino all’uomo a tal punto da sacrificare il suo unico Figlio.

In occasione della GMG a Cracovia, Papa Francesco così si rivolge ai giovani, riallacciandosi al Giubileo della Misericordia in corso: «Cari giovani, io vi chiedo: volete cambiare? La Chiesa oggi vi guarda, il mondo oggi vi guarda e vuole imparare da voi e la misericordia ha un volto giovane, perché un cuore misericordioso ha il coraggio di lasciare le comodità, di andare incontro agli altri. Dire misericordia insieme a voi, è dire opportunità, è dire domani, impegno, fiducia, apertura, ospitalità, compassione, sogni».

E questo è il nostro più fervido augurio: avere il coraggio di cambiare, di andare controcorrente e di “rivoluzionare” il nostro sistema ormai da tempo fuori moda e superato. La speranza ora è che questa bella realtà, quale l’Oratorio, possa continuare ad essere presente e a crescere, in vista dell’Unità Pastorale che il nostro paese è chiamato a vivere a partire dal prossimo settembre e che noi, come Oratorio, abbiamo già avuto modo di sperimentare, collaborando con l’Oratorio Maria Speranza della Chiesa Madre. Sarà sicuramente una nuova occasione per rimetterci in gioco e per sperimentare la bellezza dello stare insieme nel costruire qualcosa di bello e affascinante nella nostra cittadina.

 

Giovanni Ursini

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