INVITO A TUTTI I CITTADINI DI TORRE, ERCHIE ED AVETRANA
Sicuramente nei prossimi giorni vi invieremo degli inviti più personalizzati, ma abbiamo voluto lanciare la nostra iniziativa invitando tutti coloro che vorranno darci una mano per far conoscere ‘MOMENTI DI STORIA” dei nostri paesi e delle nostre popolazioni.
Ricorrendo il decimo Anniversario della fondazione del Giornale, ci stiamo impegnando in una serie di iniziative, che hanno obiettivi culturali, sociali e di rivalutazione storica dei nostri paesi.
Tra qualche giorno sui muri dei nostri paesi , e nelle piazze affiggeremo manifesti con riportati documenti storici, che provano fatti accaduti nelle contrade di Torre, Erchie ed Avetrana, ad opera di coloro i quali venivano e vengono definiti ”Briganti”, ma altro non erano che giovani meridionali che lottavano contro l’annessione del Sud ad uno stato , quello Sabaudo, che non riconoscevano nè geograficamente, nè culturalmente.
I fatti risalgono al 22, 23, 24 Novembre 1862, ed erano iniziati con l’arrivo di almeno 600 guerriglieri e resistenti in Provincia di Brindisi. Ostuni, San Vito , Carovigno, Mesagne, furono interessati al pari di Torre Erchie ed Avetrana da fatti oggi sconosciuti ai più.
Il nostro invito è rivolto a tutti, Associazioni Culturali e Sociali, cittadini, nessuno escluso. Un invito particolare va ad Auser, Fiorediloto, Protezioni Civili, Associazioni Teatrali, la Associazione di Vico Carrozzo, Tesori Messapici, la Compagnia Teatrale Mino di Maggio , Ebalon, ecc. A quelle Associazioni presenti sul territorio che più volte si sono impegnate nella preparazione di eventi. Va anche a bande musicali di Torre, Erchie Avetrana, a Cantanti e direttrici di orchestra, chiunque può contattarci sulla email del giornale che è : lavoceasud@libero.it .
Forniremo informazioni più precise e organizzeremo una riunione operativa. Sarà bello far rivivere quei fatti ed altri, e leggere le testimonianze dei massari , dei preti, dei pecorai, e rivivere con l’aiuto di ballate, da noi riscoperte, fatti storici che sono gran parte delle nostre radici.
