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cronaca

Coppia uccisa a Serranova, è stata una spietata esecuzione

fonte:senzacolonnenews

Due colpi di fucile da caccia contro di lei e uno contro di lui: si parte da questo particolare che potrebbe essere non irrilevante per identificare chi ha ucciso senza pietà Caterina Martucci, 64 anni, e il marito Tonino Calò di 70. I carabinieri del Norm di San Vito dei Normanni e quelli del laboratorio scientifico di Bari sono tornati più volte nella casa di contrada Canali, alla periferia del borgo di Serranova, per cercare di individuare nuovi elementi utili a chiarire il giallo.
Caterina è stata ammazzata con due fucilate alla testa nella stanza da letto: aveva ancora un telefonino in mano, forse per chiedere aiuto negli ultimi disperati istanti di vita. Tonino, che qui nel borgo chiamavano Taccajola, era all’ingresso dell’abitazione, anch’egli straziato da una fucilata esplosa quasi a bruciapelo.
Quel casolare un tempo altro non era che la stalla per le mucche della casa colonica dei genitori dell’uomo, tra i primi ad arrivare a Serranova all’inizio degli anni Cinquanta, con la riforma fondiaria.
Tonino e Caterina ci vivevano con i 480 euro della pensione sociale di lui, che aveva ritirato proprio il giorno prima di essere ucciso nell’ufficio postale di Serranova, aperto solo due volte alla settimana.
I carabinieri hanno effettuato alcune perquisizioni domiciliari nelle abitazioni di parenti o amici della coppia, segno che le indagini hanno forse imboccato una pista precisa. Quella cioé che il delitto possa essere maturato per vicende private e non per un sanguinoso tentativo di rapina ai danni di una coppia che non possedeva davvero nulla.
Si parte dunque dall’ultima apparizione per strada di Calò, martedì mattina, dalla tavola imbandita forse per la cena che non è mai stata consumata. E dal ritrovamento tragico effettuato dal fratello Carmelo che ha raccontato di essersi recato in quella casa preoccupato, di aver aperto la porta e acceso la luce, trovandosi davanti i corpi straziati di Caterina e Calò.
Le due salme sono state trasferite nell’obitorio del cimitero di Ostuni in attesa dell’esame autoptico che dovrebbe essere assegnato lunedì dal magistrato inquirente al medico legale Domenico Urso. Intanto nel bar del borgo prosegue la raccolta di denaro per pagare i funerali che saranno celebrati nella parrocchia di Santa Maria Goretti, patrona di Serranova, da don Pino Nigro.

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