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A Galatone la “Cena 0” di Contadinner

Dopo Bari e Brindisi, le cene contadine di Vazapp sono arrivate in provincia di Lecce con il Sottosegretario alle politiche agricole Alessandra Pesce

Venti aziende agricole, venti persone si sono incontrate, conosciute e raccontate in una dinamica che mette al centro dello sviluppo agricolo le relazioni, quelle sane e generative di un’economia che passa dall’innovazione sociale, prima che tecnologica.

È successo venerdì scorso a Galatone, quando Carmela Luperto e Luigi Giustizieri hanno aperto le porte di Masseria S.Sebastiano per accogliere il percorso di ascolto e condivisione nel mondo agricolo di Vazapp.

Seduti in cerchio fatto di cassette di legno e cuscini – cuciti dalle mani sapienti delle donne detenute che fanno parte del progetto “Made in Carcere” di Luciana delle Donne – i venti imprenditori agricoli si sono conosciuti, confrontati e ascoltati.

Hanno condiviso la propria storia, il proprio percorso e le proprie aspirazioni. Tra loro Camillo: laurea in legge  e posto fisso in banca. La vita a Roma ed un lavoro stabile e sicuro non bastano a renderlo felice. Dopo 11 anni torna nel Salento e si reinventa imprenditore agricolo coltivando vigneti e ulivi. Ma è solo l’inizio perché la missione che Camillo si è dato è quella di recuperare la vecchia dimora storica di famiglia e farne un agriturismo.

E poi c’è Khalid, ingegnere civile con la passione per l’agricoltura. Arrivato in Italia dall’Afghanistan 8 anni fa, Khalid ha avviato una cooperativa che offre servizi all’agricoltura ed incentiva le produzioni innovative, soprattutto quelle con proprietà terapeutiche. Sta lavorando per portare in Italia i semi della Bāmiyā, una Malvacea da cui si ricavano baccelli commestibili con proprietà antidepressive naturali.  

Come sempre accade, dalla partecipazione ad una Contadinner nascono relazioni, basi solide su cui costruire l’economia agricola del futuro.

Oltre alle aziende, all’invito di Vazapp hanno risposto anche le Istituzioni più alte, tanto da voler essere presenti proprio alla serata di Galatone.

Seduta tra i 20 imprenditori del territorio, a raccontare e raccontarsi, c’era Alessandra Pesce, sottosegretario del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. “Quella di questa sera – ha detto Alessandra Pesce – è stata un’ottima occasione di scambio sia per gli imprenditori agricoli che hanno preso parte alla serata, sia per me perché mi ha permesso di ascoltare direttamente dalla voce dei contadini  la loro idea di agricoltura sostenibile, ma anche quali sono i fabbisogni di un territorio che è stato ferito. Inutile parlare di problemi se non si parla anche di prospettive e possibilità. I problemi vanno affrontati e risolti. Si deve trovare una strada di rinascita dal grave dramma che ha colpito il territorio – conclude – e la strada dell’ascolto, della comprensione e della condivisione è il metodo migliore per affrontare la situazione.”

Il sottosegretario ha anche sottolineato come la politica abbia la responsabilità di sostenere in modo forte il mondo agricolo “perché si liberino le grandissime potenzialità che il comparto ha, ma che in passato sono state represse nel loro sviluppo da scelte che portavano gli investimenti altrove: in altri settori ed in altri territori. Ho accettato questo incarico di governo da un anno – ha detto –  ed in questo arco di tempo ho potuto toccare con mano le diverse realtà,  le loro potenzialità, cosa si può realmente mettere a punto per uno sviluppo territoriale equilibrato, sostenibile e socialmente inclusivo.” Per liberare il potenziale di sviluppo inespresso occorre lavorare, secondo il sottosegretario, proprio nella direzione intrapresa da Vazapp, quella dell’innovazione sociale.

A rendere possibile il tour pugliese di Contadinner, la Misura 1.2 del Psr della Regione Puglia, che permette a Vazapp di introdurre in agricoltura un concetto nuovo di formazione fatta a domicilio, nelle case dei contadini che si aprono ed accolgono i confinanti nell’unico momento libero della giornata: la sera.

Il tema affrontato durante la cena contadina di Galatone è stato: “Agricoltura di precisione e Big data, quale futuro per l’agricoltura nei nostri campi”. Il momento formativo, è stato affidato al prof. Giancarlo Colelli, ordinario di ingegneria Agraria ed esperto di metodi di precisioni e post-raccolta, la cui testimonianza ha arricchito di contenuti “tecnici” l’incontro, facendolo diventare generativo di quella che in Vazapp chiamano “Filiera Colta”. Presenti nell’ascolto Gal e Associazioni di categoria.