la voce a Sud

blog d'informazione online – attualità, cronaca, notizie, cultura, storia, gastronomia, spettacoli, informazioni, aggiornamenti ed eventi dal territorio

cronaca

Scarico emergenziale a Torre Colimena, i piani definitivi di Aqp e Regione Puglia

fonte lavocedimanduria.it

A confermare l’impiego di questo bacino nell’opera finale del depuratore in costruzione in zona Urmo-Specchiarica, è l’ingegnere Emilio Tarquinio

La notizia di uno scarico finale a mare dei reflui del depuratore consortile Manduria-Sava, che gli avetranesi hanno sempre temuto più dei manduriani, nonostante questi ultimi siano proprietari territorialmente, trova ora conferma dall’Acquedotto Pugliese: le acque depurate che non potranno essere utilizzate in agricoltura, confluiranno nel bacino di Torre Colimena. Si tratta di un’enorme vasca perfettamente circolare di proprietà del Consorzio di bonifica Arneo che raccoglie le acque per uso irriguo ed è collegata con il mare attraverso un canale che attraversa parte dell’abitato di Torre Colimena, località balneare quasi interamente abitata da avetranesi.

A confermare l’impiego di questo bacino nell’opera finale del depuratore in costruzione in zona Urmo-Specchiarica, è l’ingegnere Emilio Tarquinio, responsabile del procedimento dell’Acquedotto Pugliese, proprietario e futuro gestore dell’infrastruttura. Raggiunto telefonicamente, l’ingegnere illustra brevemente la mega opera che comprende almeno cinque cantierizzazioni, solo una già in atto in zona Urmo-Belsito dove saranno costruite le vasche di raccolta e di prima depurazione dei reflui.

«A Manduria – illustra l’ingegnere Tarquinio – realizzeremo un impianto di sollevamento che spingerà i reflui di Manduria e Sava sino al nuovo depuratore(Urmo-Belsito, Ndr); da lì i reflui saranno spinti sino alla contrada Masseria Marinadove ci sarà lo scarico al suolo». E questo sarebbe il progetto già noto. «La Regione Puglia – spiega ancora l’ingegnere –, ci ha chiesto di utilizzare i reflui in agricoltura che dalla Masseria Marina saranno spinti in una vasca di raccolta di proprietà del Consorzio Arneo che si trova in contrada Chidro». La quantità di reflui depurati che per tanti motivi non potrà essere assorbita dalla rete irrigua del Consorzio Arneo (scarso utilizzo agricolo, eccesso di produzione, intense piogge o mal funzionamento dello scarico al suolo, ad esempio), finirà in mare. I particolari li spiega il responsabile del procedimento.

«La Regione Puglia – dice l’ingegnere Tarquinio – ci ha ordinato di realizzato un progetto che consenta di recuperare le acque e di utilizzarle per uso irriguo e di poterle eventualmente, in caso di eccesso, scaricarle verso il mare. Noi, per la verità – spiega ancora l’esperto -, per l’eventuale eccesso, abbiamo trovato un altro bacino che è sempre dell’Arneo che si trova in località Torre Colimena, un bacino circolare per l’accumulo di acque che servono per irrigare quella zona». Questa nuova pianificazione che mette finalmente la parola fine al famoso e temuto recapito finale, è stata presentata dall’Aqp ed è in attesa di valutazione da parte degli uffici preposti della Regione Puglia.

La notizia circolata ieri ha cominciato a creare nervosismo negli avetranesi. Il primo a commentare scongiurando tale ipotesi è stato il vicesindaco di Avetrana, Alessandro Scarciglia che in un post sul social ha scritto: «e allora veramente questi vogliono veramente vedere cose mai viste prima». Silenzio dagli ambientalisti manduriani che in questi giorni sono impegnati a contrastare il progetto conosciuto sinora attraverso un ricorso al Tar. Sono invece scomparsi i politici che sull’argomento avevano promesso battaglie. L’unico a dirsi pronto alla lotta è Cosimo Breccia, il leader del Movimento politico «Manduria Noscia». «Voglio vedere ora cosa diranno i buonisti che hanno creduto alle promesse di Michele Emiliano – dice – e dei politici nostrani che si sono visti solo nelle piazze quando erano piene e poi sono spariti».

Il bacino di Torre Colimena che dovrebbe accogliere i reflui depurati in eccesso, ricade inoltre in una zona umida sottoposta a tutele ambientali. E’ inoltre luogo di attrazione turistica proprio per la sua importanza naturalistica e paesaggistica. Geograficamente si trova alle spalle della spiaggetta di Torre Colimena dove s’incunea il porticciolo naturale della omonima località balneare.

Nazareno Dinoi su Quotidiano di Taranto