la voce a Sud

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dai lettori

Lettera di un uomo vittima di violenza.

Si parla sempre di donne vittima di violenza, perché considerata fascia debole, e di sicuro lo è al 90%. Ma nessun cenno alla piccola percentuale di uomini. Mi chiamo Luigi, ho 43 anni, sono sposato e ho una bimba bellissima, da tempo subisco violenza fisica e psicologica da mia moglie, una donna che ho sposato per amore e che ancora nonostante tutto, nutro un sentimento profondo. Eravamo una famiglia felice, fino a qualche anno fa, poi mia moglie ha scoperto un mio grande errore di cui mi pento amaramente.Una sera mi ha scoperto mente baciavo un’altra, non voglio giustificare il mio gesto ignobile, ma un po’ è anche colpa sua, mi trascurava, pensava solo a divertirsi con le amiche, era sempre in giro. L’ho sempre viziata, non le ho mai fatto mancare nulla, sia affettivamente che materialmente, ma nonostante tutto non era mai contenta, a volte penso che non mi abbia mai amato.Gli sono stato vicino sempre quando stava male e gioito per i suoi traguardi, ho pagato i migliori psicologi quando ha avuto problemi con la giustizia, poiché la depressione la stava consumando. Non mi ha mai perdonato quel maledetto errore, me lo ricorda ogni qualvolta ne ha occasione, c’è sempre un pretesto per litigare e mettermi le mani addosso, urlando mi caccia da casa, mi mette contro nostra figlia e ripete sempre che sono un fallito che non sono un uomo.Io non l’ho mai toccata nemmeno con un dito, perché rispetto la donna e lei se ne approfitta. Oggi si professa paladina delle donne, raccontando di essere vittima di violenza, io mi chiedo: come fa una donna che usa violenza ad aiutare chi la subisce? Ho voluto che fosse pubblicata la mia storia perché quasi nessuno ci considera vittime.