la voce a Sud

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dai lettori

ABUSI SU MINORI e DOVERI DEI GENITORI

Da qualche tempo sempre più spesso  si è costretti a leggere di episodi di abusi su minori.Abusi di varia natura :dagli abusi  in percorsi scolastici a quelli più gravi di abusi afferenti la sfera sessuale.La cosa che allarma e che i responsabili di dette inqualificabili violazioni della innocenza  sono spesso  educatori del fisico e della coscienza o almeno dovrebbero essere.Preti,educatori,allenatori sportivi ,cui si aggiungono  delinquenti seriali e financo genitori o parenti.

Per alcuni  mi è  impossibile  capire e trovare logiche spiegazioni.Non riesco a capire come  un genitore può violare se stesso,si perchè credo ,come madre,che  i figli  dal momento del  loro concepimento sono parte di noi stessi a loro ci legano sentimenti  ma credo di non esagerare se dico che con loro siamo fisicamente legati  sia pure da un legame non visibile.
Come si fa  a recidere quel legame  non riesco a comprenderlo.

Mi viene il dubbio che  negli autori di tali comportamenti sia venuto meno ogni  segno della “umanità” .Ma il problema esiste e spesso  episodi  gravissimi  accadono per disattenzione o scarsa  valutazione di  certi comportamenti  di chi poi si scopre essere il carnefice.Non spetta a me analizzare o ricercare le cause di un fenomeno apparentemente in costante crescita.Internet e la rete sono pieni di messaggi negativi e addirittura di siti che giustificano la pedofilia.

Allora mi chiedo cosa  possono fare i genitori e le madri sopratutto  che spesso sono quelle che vivono più a contatto con i figli.Intanto  vigilare  ed educare.Vigilare sulle amicizie,sui luoghi ,sulle persone che i nostri figli  frequentano.Non per fare azioni di polizia ma per creare una specie di cordone di sicurezza.Poi educare.Educare i figli  a capire  pian piano i confini tra il bene e il male.Educare i figli all’uso corretto di certi mezzi di informazione impedendo l’uso  senza limiti dei social  e della rete.Spesso i carnefici sono abili manipolatori,riescono cioè a  plagiare il minore proprio,specie nei nostri tempi,attraverso i social.

Impedire l’accesso dei bambini a quei sistemi  impedirebbe i contatti con persone pericolose e sicuramente impedirebbe false interpretazioni da parte del bambino.La cura non va cercata altrove nè può essere  pensata come immediatamente utile.Tutto si raggiunge attraverso un percorso spesso lungo  che è percorso d’amore vero  di noi genitori.

caterina sollazzo